La biblioteca e la sua storia

La biblioteca dell'Istituto Tecnico Statale del settore Tecnologico “Alessandro Volta” di Trieste è ospitata al primo piano dell’edificio di via Monte Grappa, attuale sede della scuola.

È un ampio locale (238 mq), attrezzato con tavoli, poltroncine, una zona con videoproiettore e schermo, nonché postazioni fisse di computer e wi-fi.

Attualmente il patrimonio librario ammonta a più di 11.000 volumi, cui si aggiunge la recente acquisizione del cosiddetto “Fondo Bonfanti, donato all’Istituto dal prof. Bonfanti. Si tratta di volumi inerenti le materie scientifiche e in particolare l’informatica; tra questi sono presenti alcuni libri storici databili dal XVI secolo al 1830.

La biblioteca è parte del Sistema Bibliotecario Giuliano e del Sistema Bibliotecario Nazionale.

E’ piuttosto difficile ricostruire la storia della biblioteca e delle opere in essa contenute, in quanto, nella sede originaria, quella di via Battisti, non esisteva un locale adibito esclusivamente a biblioteca ed i libri erano sparsi un po’ dovunque (F. Ongaro, La biblioteca della Gewerbeschule, in A. Caroli, Arte e tecnica a Trieste 1850-1916/Kaiserlich-Königliche Staats Gewerbeschule in Triest,  Monfalcone 1995, pp. 33-38).  Difficile anche perché, nel 1933, si decise di rifare l’inventario e si cambiò la numerazione, rendendo assai complicato stabilire, nei vari periodi, la consistenza del patrimonio bibliografico dell’Istituto.

I testi presenti sono di varia natura: opere di letteratura italiana e straniera, testi di argomento storico, artistico, tecnico. I testi tecnici e artistici in particolare caratterizzano la raccolta fino al primo dopoguerra, in quanto questi costituiscono  la “memoria storicadella scuola. L'Istituto, che oggi porta il nome di Alessandro Volta, è l’erede infatti di un'antica scuola dell'Impero austroungarico: la Kaiserlich-Königliche Staatsgewerbeschule, nella quale si formavano i cosiddetti “capi d'arte. Gli allievi del corso avevano bisogno, per studiare e per effettuare le esercitazioni pratiche, di testi e tavole per le creazioni in legno, ferro battuto, gesso, pietra... La scuola possiede pertanto importanti testi e riviste di architettura e arti figurative, oltre che collezioni di tavole edite in gran parte a Vienna nella seconda metà dell’Ottocento.

La collezione è completata anche da alcuni volumi ancora più antichi, editi tra il XVI secolo e il 1830 e dedicati prevalentemente alla discipline scientifiche. Molto ricca anche la sezione riguardante la meccanica e le macchine, che contiene testi che costituivano le pietre miliari della costruzione di macchine verso la fine dell’Ottocento, oltre naturalmente a testi più moderni.

Risulta piuttosto interessante la sezione di storia locale, dove si trovano testi di una certa rarità.

Questa parte della biblioteca serve prevalentemente un pubblico adulto, specializzato nello studio e nella ricerca, che trova qui volumi non presenti in altre biblioteche della città o del territori.



Titolo: Album d'onore dei Benemeriti della Scuola Triestina di Disegno e d'Istruzione Tecnica per Artieri - Trieste 1864.

L'attuale Istituto Alessandro Volta è l'erede della Staatsgewerbeschule che a sua volta è sorta sulle ceneri della Scuola Triestina di Disegno e d'Istruzione Tecnica, nata nel 1850 per l'iniziativa privata di Pasquale Revoltella e Federico Gossleth, mercanti, finanzieri e benefattori triestini (M. L. Iona, Una scuola peculiare per Trieste: dalla "Gewerbeschule" all'Istituto Volta, in La lavagna nera. Le fonti per la storia nel Friuli-Venezia Giulia, Atti del Convegno, Trieste - Udine, 24/25, pp. 113-121).
L'album d'onore dei benemeriti, custodito nella biblioteca dell'ITS "A. Volta" e riprodotto nel pdf, cui rimanda il Link della biblioteca digitale di OpenstarTs, riporta tra le altre la firma dell'Arciduca Massimiliano d'Austria dal 1864 Imperatore del Messico.

Busto di Pasquale Revoltella

Giovanni Depaul, 1865

Trieste, Atrio dell'ITS "A. Volta"

Monumento a Massimiliano d'Austria, imperatore del Messico

J. Schilling 1875

Trieste, piazza Venezia (all'epoca piazza Giuseppina)

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